“C’è un luogo dove la mente e il corpo si incontrano – si chiama canottaggio” sottolinea lo storico statunitense Barry Strauss. Espressione quanto mai calzante soprattutto nel caso del kayak in Sardegna, una delle migliori attività per andare alla scoperta delle bellezze più suggestive dell’Isola, vivendo ogni volta un’esperienza unica immersi in una natura selvaggia che riempie gli occhi ed il cuore.

Godere del territorio circostante, scoprire posti irraggiungibili e poco affollati, conoscere la fauna locale come anatre, oche, martin pescatori, cigni, aironi, esplorare grotte o baie, provare l’ebbrezza di una gita notturna. Sono tanti i motivi per fare una uscita in canoa in Sardegna, praticabile sia sul mare che sul fiume, in tutte le stagioni, tempo permettendo. Da considerare, oltre alla pioggia è il vento: una variabile che porta a delle increspature dell’acqua, in particolare nel mare.

Il kayak è l’attività ideale per visitare il litorale sardo e addentrarsi anche in luoghi che difficilmente si possono raggiungere a piedi o in barca. Un’esperienza insolita ed originale che può essere praticata da tutti, anche dai bambini dai 6 anni in su. In kayak si può godere di tutto ciò che di più bello offrono le coste della Sardegna: acqua cristallina, grotte, anfratti, calette, pareti rocciose che cadono a picco sul mare creando un fondale ricco di vita.

Gli itinerari per fare canoa in Sardegna sono veramente tanti


Si propone una selezione che offre una esperienza diversa dall’altra in termini di contesto ambientale e naturalistico: un percorso nel fiume, uno nel lago, uno di più giorni in un arcipelago di isole, due in isolotti ed i restanti in mare, proprio per tutti i gusti!


Tuerredda

Per iniziare, un tour alla scoperta della caraibica Tuerredda dall’intenso azzurro dell’acqua, dal verde degli arbusti e l’oro delicato della sabbia finissima. Si distende per oltre mezzo chilometro all’interno di un’insenatura fra Capo Malfatano e Capo Spartivento, nel territorio di Teulada, nell’estremità sud-occidentale dell’Isola. Lungo il percorso (livello di difficoltà: medio – basso) ci si imbatte in torri che, nel passato, hanno avuto un ruolo importante nella protezione dell’isola. Tra calette e rocce frastagliate si arriva alla Torre di avvistamento spagnola di Piscinnì. Da qui si può tornare indietro o proseguire ancora lungo la costa occidentale.

Ogliastra 

Per una stupenda gita in kayak la sub-regione dell’Ogliastra è davvero magica. Qui si possono effettuare itinerari di vari livelli di complessità. Uno dei più semplici è lungo 8 km, si può fare in 3 ore ed è adatto anche ai più piccoli. Si parte dalla spiaggetta di Cardedu e si scende verso la Spiaggia di Coccorocci, sotto la Marina di Gairo. Tre le soste d’obbligo: Cala Su Sirboni, piccola distesa di sabbia chiara delimitata da due promontori rocciosi, Capo d’Asta, con fondale basso e trasparente e Cala Luas.

Villasimius

A Villasimius, una delle località più note del Sud Sardegna, assolutamente da non perdere un tour di media difficoltà di una giornata intera partendo dalla Spiaggia della Fortezza Vecchia per raggiungere l’Isola dei Cavoli dove si visitano le spiagge più belle e si possono ammirare nidificazioni di falchi pellegrini, cormorani, berte e gabbiani. Lasciato a riva il kayak, inoltre, ci si può inoltrare sino al Faro dei Cavoli, 40 metri di altezza, costruito nei primi anni del XX secolo e dalla quale si può osservare il panorama del Golfo di Carbonara.

Cedrino

Di bassissima difficoltà è il percorso del Cedrino, un lago artificiale in provincia di Nuoro costituito nel 1984 nei pressi di Dorgali a pochi km da Oliena, in Baronia, sub-regione confinante con la Barbagia. Qui si può godere di meravigliosi scorci, vegetazione rigogliosa e colline e montagne tutto intorno. Dalle canoe da 1 o 2 posti si possono ammirare le fittissime pareti delle montagne, avvistare aironi e cormorani, ma anche cinghiali e mufloni che scendono nelle sponde del lago.

Porto Taverna


Porto Taverna è una magnifica località, sopra San Teodoro tra Costa Dorata e Capo Coda Cavallo. Di fronte ci sono gli isolotti di Molara e Tavolara e da qui partono al mattino (con rientro la sera) le escursioni in canoa per l’Area Marina Protetta di Tavolara dove si visitano vari punti di attrazione come Spiaggia Gilgolu, Punta Pedrosu, Isola Cana, Isola Molara, Spiaggia Piscine, Cala di Chiesa e Cala Spagnola Spiagge stupende, rocce granitiche, coste frastagliate e sfumature del mare di azzurro e blu intenso, luoghi incontaminati che non faranno altro che far innamorare il kayaker di discreta esperienza che si approccia in questo paesaggio.


Maddalena

L’escursione in canoa alla Maddalena, di alto livello di difficoltà, necessita di più giorni: merita una visita più approfondita, sono troppe le bellezze da vedere. Per cui, magari armandosi di una tenda da campeggio o prenotando un soggiorno in una delle locali strutture ricettive, si inizia visitando il primo giorno Caprera, l’isola di Garibaldi, dove si possono ammirare meravigliose spiagge come quella del Relitto, antiche fortificazioni e meravigliose insenature. Il secondo giorno potrebbe essere trascorso nell’Isola della Maddalena e qui la roccia tipica granitica dà il meglio di sé a Bassa Trinita e nelle varie spiagge dell’isola principale dell’Arcipelago. Nella terza giornata si può visitare l’Isola di Santo Stefano: ex base Nato, conserva monumenti derivanti dalla II Guerra Mondiale e fortificazioni dell’Era Napoleonica. Infine, rientrando, si passa per Palau o eventualmente Cannigione.

Coghinas

Di basso livello di difficoltà è, nel territorio dell’Anglona, l’escursione di kayak nel Coghinas, terzo fiume della Sardegna, che nasce in Gallura e sfocia nel Golfo dell’Asinara a Valledoria. Essendo lungo 116 km, il tratto nella quale si possono fare ottime traversate e che offrono un paesaggio spettacolare è quello degli ultimi km del fiume con arrivo alla foce. Partendo dalle Terme di Casteldoria si possono ammirare i giochi di vapore che l’acqua calda provoca sulla superficie del fiume, i canneti, la macchia mediterranea e, soprattutto, aironi, martin pescatori, anatre, gabbianelle e falchetti.