ALGHERO E I FOCS DE SANT JOAN

San Giovanni Alghero

di Federico Pesiri

È la notte più suggestiva e attesa di tutta la Sardegna, quella dei fuochi di San Giovanni (Focs de Sant Joan), che da avvio all’estate proprio nei giorni del solstizio.

Come da tradizione, alle ore 18 del 23 giugno, i futuri compari e comari si ritrovano per ricevere il braccialetto della fratellanza ed attendere la Fiamma del Canigo’ per poi raggiungere il sagrato della chiesa di San Giovanni.

Più tardi, dopo il rito della purificazione, durante il quale compari e comari tenendosi tutti per mano raggiungono la riva del mare immergendo i piedi, si procede con l’accensione del grande falò.

Sulla spiaggia a lui dedicata si assiste a un’esperienza autentica e ancestrale che tocca nel profondo chi la vive in prima persona. Un rito propiziatorio, se vogliamo, in cui i compari, stretti per mano, celebrano e suggellano la loro amicizia attorno alle luci e al calore dei fuochi.

È così che la notte della vigilia si assiste all’accensione del falò. Attorno al fuoco, il rito del comparatico si compie: le persone si riuniscono attorno ad esso, si tengono per mano, vengono chiamate una alla volta e, eseguendo il salto per ben tre volte, suggellano un patto di amicizia, un sacro legame che dura per sempre in un’atmosfera di sogno.

Il significato è profondo: come si supera l’ostacolo del fuoco, allo stesso modo l’uomo è in grado di superare qualsiasi difficoltà nella vita.

Quando tutte le coppie di comari e compari avranno compiuto il rito e recitato gli auspici del comparatico, si assiste alla divinazione del piombo fuso nell’acqua e colui che prenderà la piccola forma potrà intuire il mestiere del proprio futuro marito.

La notte di San Giovanni è una notte magica, un antico rito dei popoli, dove il fuoco del falò e il fresco dell’acqua di rugiada sono la rappresentazione dell’unione universale del sole e della luna. Fuoco e acqua, elementi fondamentali della vita, sono in grado di purificare e cancellare le impurità.

San Giovanni Battista, tradizionalmente, è colui che introduce gli esseri umani nella “caverna cosmica” e tutte le usanze fatte in suo onore hanno la funzione di proteggere il creato e trarre presagi sul futuro usando metodi propiziatori.

IL RITO DEL FUOCO

Il fuoco purifica i rancori, le tensioni, e gli odi; in generale, la mente e il cuore degli uomini. Già anticamente si usava saltare attorno al fuoco nella speranza di poter cambiare il corso della vita: più intenso è il desiderio nel momento del salto, in un impeto di coraggio, più possibilità ci sono che esso si realizzi.

IL RITO DELL’ACQUA

La mattina di San Giovanni ci si reca all’alba sulla riva del mare. La brina mattutina purifica, cura e feconda; secondo alcuni addirittura migliora la vista tanto che ancora oggi ad Alghero si usa dire “San Joan Baptista que te dongui bona vista”.

IL RITO DEL PIOMBO FUSO

Consiste nel gettare del piombo fuso nell’acqua. Osservando la forma del piombo solidificato, il rito rivelerà il lavoro del vostro futuro marito.

Al termine di questi riti, la festa continua con musica e danze tradizionali, anche nei giorni seguenti, mobilitando una serie di eventi e iniziative di richiamo per le città limitrofe.

Il 24 giungo, la giornata di San Giovanni, la festa prosegue con un simbolo anch’esso tipico della tradizione sarda, ovvero con la sfilata dei cavalli e dei cavalieri che, in segno di rispetto, renderanno omaggio al Santo di fronte alla piccola chiesetta a lui dedicata.