una storia ultramillenaria

L’ANTICA CITTA’ DI THARROS

È una delle più grandi civiltà del Mediterraneo, un connubio di civiltà nuragica, fenicia, cartaginese, bizantina, romana e arborense. È l’antica città di Tharros, che racchiude in sé una storia ultramillenaria appartenente a diverse culture.

Fondata dai Fenici intorno alla fine dell’VIII sec. a.C., la città sorge nella propaggine meridionale della penisola del Sinis, nel territorio di Cabras, e termina con il promontorio di capo San Marco.

una storia ultramillenaria

L’ANTICA CITTA’ DI THARROS

La zona degli scavi si estende tra due colline, a nord "Su Muru Mannu" ("il grande muro" dove fu installato il tophet, un santuario fenicio-punico a cielo aperto dove il popolo seppelliva le ceneri dei defunti) e a sud la collina della torre "San Giovanni", separate da una sottile striscia di terra, ed è circondata dal mare, sia a est che ad ovest, il che rendeva la sua posizione morfologica particolarmente interessante in quanto permetteva alle navi di scegliere di volta in volta, e a seconda del vento, la cala più favorevole per l'ancoraggio.

La frequentazione dell'area iniziò in epoca nuragica; dopo alcuni secoli di abbandono fu edificata la città fenicia. Con i Cartaginesi, la città fu fortificata e conobbe un periodo di ricchezza economica dovuta agli scambi commerciali con l’Africa, la penisola iberica e la città di Massalia.

Conquistata e sottomessa dai Romani, la città fu arricchita da una serie di servizi quali le terme, l’acquedotto e la rete stradale. Con la caduta dell’Impero Romano e l’arrivo dei Vandali intorno al III sec. d.C., poi seguiti dai Bizantini, Tharros cadde in rovina. Intorno all’anno mille, col trasferimento della capitale del giudicato d'Arborea a Oristano, Tharros fu definitivamente abbandonata.

Ancora oggi si possono ammirare le rovine di dominazione fenicia ma soprattutto l’opera di dominazione romana.Dell’epoca fenicia restano due necropoli e il tophet, il santuario cimiteriale dove erano deposte le urne contenenti le ceneri di neonati e animali sacrificali.Della dominazione romana si possono ancora ammirare le fondamenta del tempio, una parte dell’abitato con case e botteghe artigiane e naturalmente le terme.

Le terme, anche se oggi è difficile da scorgere, comprendevano uno spogliatoio, tre vani riscaldati, due fornaci per il riscaldamento dei vani e vari ambienti di servizio.

L’ANTICA CITTA’ DI THARROS

È possibile visitare l’area archeologica tutti i giorni.

Nei mesi:
Novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo: dalle ore 9.00 alle 17.00
Aprile, maggio: dalle ore 9.00 alle 18.00
Giugno, luglio : dalle ore: 9.00 alle 19.00
Agosto: dalle ore 9.00 alle 20.00
Settembre: dalle ore 9.00 alle 19.00
Ottobre: dalle ore 9.00 alle 18.00

È possibile prenotare la visita con una guida. Potete consultare le tariffe di ingresso al seguente link: https://www.tharros.sardegna.it/info-e-prenotazioni/tariffe-dingresso/

Hai bisogno di popolarità ?

Per qualsiasi informazione invia una email:

Sarai ricontattato per definire assieme una campagna pubblicitaria